domenica 22 novembre 2009

§ Passo 12: approccio alla relazione con il cliente

Introduzione allo studio delle tecniche di vendita nel rapporto tra venditore ed interlocutore

Da questo punto del percorso di formazione alla vendita efficace e all’apprendimento delle tecniche di vendita attraverso la PNL, inizia l’analisi della relazione di vendita dal punto di vista del rapporto esistente tra il venditore – ormai pronto all’azione – e il suo interlocutore. Il cammino sarà strutturato attraverso diverse fasi, per ognuna delle quali si potrà capire come si sviluppano le dinamiche psicologiche di relazione e come sia possibile gestirle al meglio con gli strumenti della PNL.

 

1. La scala degli stati del cliente

Qualche tempo fa mi capitò una telefonata di un venditore, che seppur entusiasta, mi evidenziò come prima cosa che la sua azienda era molto attenta alle esigenze dei suoi clienti e per questo l’offerta che mi stava per fare era stata pensata per me. Questo approccio mi lasciò perplesso….soprattutto perché non mi sentivo affatto cliente di quell’azienda ma piuttosto uno sconosciuto (per lui) che stava rispondendo al telefono in quel momento.

Tralascio il resto ma confido che il mio interlocutore avrebbe avuto più possibilità di essere ascoltato se non avesse “forzato” la relazione dando per scontato che io fossi “già” loro cliente. Avevo bisogno di tempo per accettare la relazione….e quella persona non l’aveva capito. Per la PNL esiste una scala di stati secondo cui individuare il momento relazionale appropriato con il proprio interlocutore ed è semplificata nel seguente schema:

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  • Stato 1: rappresenta la condizione più normale, quella di sconosciuto, in cui la persona che sta di fronte non avrà alcuna ragione di fare alcunché se non domandarsi perché ascoltare. La preoccupazione del venditore sarà, quindi, quella di attirare la sua attenzione al fine di fare migrare lo stato 1 verso lo stato 2: incuriosito.

 

  • Stato 2: è la condizione in cui l’interlocutore ha attivato il canale dell’ascolto senza pregiudizi, dal momento che ha acquisito il perché della presenza del venditore. Se vi fosse in ascolto un interlocutore ancora sconosciuto, egli potrebbe ascoltare solo criticamente, senza recepire: nel caso dell’incuriosito la differenza rispetto allo stato precedente risiede invece nell’accettazione del ruolo che ha il venditore.

 

  • Stato 3: che è lo stato di potenziale cliente, spesso definito “prospect”. Il prospect sta valutando la presentazione del venditore ma non è ancora convinto di dire “sì”. Sta confrontando, con orientamento favorevole, la sua percezione dell’utilità, della qualità e della convenienza del servizio con quelle presenti nella sua mappa esperienziale di acquisto; se verrà aiutato a trovare una corrispondenza positiva tra le due immagini, allora dirà si e migrerà nello stato 4: quello di cliente.

 

  • Stato 4: bingoooo! Il prospect è diventato il cliente, colui che ha deciso di comprare perché si è convinto, credendo di soddisfare le sue aspettative e i suoi bisogni con quanto da voi proposto. Come mantenere, però, alta la sua soddisfazione affinché egli possa acquistare di nuovo (motivazione al riacquisto) ? Con la fidelizzazione postvendita.

 

  • Stato 5: che rappresenta il quinto ed ultimo stato, in cui il cliente è divenuto cliente fidelizzato, in virtù della fiducia e della soddisfazione maturate che hanno generato ripetuti acquisti. Si completa a questo punto il ciclo di vita della relazione col cliente che è lo schema attraverso cui codificare le tecniche di vendita da implementare in ciascuna delle fasi della trattativa commerciale. 

 

2. Le fasi della vendita

Si possono dare diverse rappresentazioni delle fasi della vendita, a seconda del livello di confidenza che si ha con l’interlocutore. Se questi è nuovo si affronta la cosiddetta “vendita a freddo”. Il percorso sarà allora articolato attraverso le seguenti fasi, che si integrano con la fase preparatoria necessaria per fissare l’appuntamento:

 

  • fase 0 (preparatoria): approccio alla relazione con la telefonata per l’appuntamento;

 

  • fase 1: approccio alla relazione con la costruzione della sintonia;

 

  • fase 2: indagine dei bisogni e dei meccanismi decisionali;

 

  • fase 3: offerta del prodotto/servizio;

 

  • fase 4: analisi e trasformazione delle obiezioni;

 

  • fase 5: chiusura della trattativa.

 

Prima di sviluppare l’analisi delle tecniche di vendita applicate a ciascuna fase,  è utile considerare che ben poca differenza sussiste tra vendita rivolta a clienti già fidelizzati (in portafoglio) e quella che riguarda nuovi clienti.

 

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Data infatti la bizzarra natura del pensiero umano – alla cui conoscenza la PNL ha contribuito in modo innovativo – , ogni cliente già acquisito deve essere trattato come se fosse nuovo! Insomma mai dare per scontato che il cliente conceda la fiducia per il semplice fatto che conosca la persona che si propone come suo consulente  per gli acquisti.

 

§ Passo 11: l’allineamento dei livelli neurologici

Raggiungere la coerenza degli stati d’animo produttivi

 
1. Consolidare l’allineamento dei sei livelli neurologici

Trattando dei livelli neurologici per riuscire a controllare i propri stati d’animo come preparazione all’esercizio ed alla padronanza delle tecniche di vendita attraverso la PNL, si è giunti alla consapevolezza che solo se ogni cellula del proprio corpo esprime coerenza si può determinare la vendita efficace. Infatti il raggiungimento di un certo stato d’animo si ha solo quando la propria visione e missione sono in linea con le credenze ed i valori più profondi.

 

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Questi ultimi poi influiscono sulle capacità e le strategie che si concretizzano in specifici comportamenti nell’ambito in cui si opera. Se uno dei livelli non è allineato, buona parte della propria coerenza ed energia viene dispersa e non utilizzata. Con il seguente esercizio si disporrà di preziose indicazioni sul grado di allineamento dei propri livelli neurologici.

Predisporre sei spazi (o sei sedie) allineati che rappresentano un diverso livello neurologici. Stando nello spazio ambiente rispondere a queste domande:

  • in quale contesto desidero essere maggiormente allineato come venditore?
  • Dove voglio essere maggiormente allineato come venditore?
  • Quando voglio essere maggiormente allineato come venditore?

Spostarsi nello spazio comportamenti e rispondere a queste domande:

  • come agisco in quei contesti e in quei momenti?
  • Quali azioni metto in atto?

Spostarsi nello spazio capacità e rispondere a queste domande:

  • come devo usare la mia mente per mettere in atto i comportamenti individuati?
  • Di quali capacità ho bisogno per realizzare quei comportamenti nei contesti e nei tempi individuati?

Spostarsi nello spazio credenze e rispondere a questa domanda:

  • perché voglio usare quelle capacità per realizzare i comportamenti individuati?

Spostarsi nello spazio valori e chiedersi:

  • quali valori sono rilevanti per me per realizzare quei comportamenti?

Spostarsi nello spazio identità e chiedersi:

  • chi sono io?
  • Quale metafora mi rappresenta?
  • Quale è la mia missione personale?
  • A quale sistema più grande sto partecipando?
  • C’è una visione al di là della mia persona a cui sto dando un contributo?

Tenendo ben presenti tutte le risposte alle precedenti domande, rispondere alle seguenti domande:

  • chi sono io ora?
  • Che cosa penso in merito alla mia identità ora?

Ritornare indietro allo spazio valori e chiedersi:

  • che cosa è rilevante per me ora?

Ritornare allo spazio credenze  e chiedersi:

  • in che cosa credo ora?

Trasportare idealmente la propria visione, la propria identità, i valori e le credenze e spostarsi allo spazio capacità chiedendosi:

  • come sono migliorate le mie capacità personali ora?
  • Come è accresciuta ora la forza delle mie energie?

Spostarsi allo spazio comportamenti e chiedersi:

  • in che modo i miei comportamenti e azioni si sono arricchiti ora dalla mie capacità?

Spostarsi infine nello spazio ambiente e notare come questo si sia trasformato e arricchito grazie al contributo della propria missione e visione personale, delle credenze e valori più profondi. Vivere pienamente le sensazioni derivanti dall’allineamento di tutti i livelli e lanciare un’ancora multisensoriale , da usare in futuro ogni volta che lo stato d’animo che si sta provando non è allineato con i propri valori ed il senso d’identità.

A questo punto del percorso si sono apprese le azioni per consolidare uno stato di consapevolezza indispensabile per applicare ad ogni trattativa commerciale, attraverso equilibrio ed armonia, le più efficaci tecniche di vendita sviluppate dalla PNL.

 

 

sabato 21 novembre 2009

§ Passo 10: l’ identità del venditore

Costruirsi una visione e una missione per raggiungere i propri obiettivi

Il livello identità è l’ultimo dei sei livelli neurologici da allineare, per raggiungere il controllo e l’equilibrio degli stati d’animo per la formazione alla vendita efficace e l’apprendimento delle tecniche di vendita. Arrivare a definire con la maggiore precisione possibile la propria missione e la propria visione è determinante, perché ciò influisce sui valori e le credenze che incidono sulle capacità ed i comportamenti della vita in generale e dell’attività di vendita nello specifico.

 

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1. La visione e la missione individuale

La visione, che opera su un livello astratto, rappresenta lo scenario entro il quale ci si pensa e ci si vuole muovere. La domanda di estrazione della visione è:

  • In quale scenario (professionale) mi immagino tra due, tre…. X anni?

La missione invece opera su un livello più concreto e rappresenta il ruolo che si desidera ricoprire nel futuro delineato dalla visione. La domanda di estrazione della missione è:

  • Cosa voglio fare in questo mondo?

Con la definizione di questi principi si è pronti a questo punto ad utilizzare le informazioni per rispondere alla fatidica domanda, “chi sono io come venditore?”. Solitamente alla domanda si è portati a rispondere con riluttanza o senza prestarvi sufficiente concentrazione, mentre il venditore professionista considera di estrema rilevanza la domanda circa l’identità e la percezione di sé e dedica alla risposta una grande attenzione.

 

2. Allineamento di visione, missione e valori con quelli dell’azienda

Come evidenziato nel passo relativo al livello valori, l’azienda al pari del venditore si propone dei principi e quindi da tempo molte di esse hanno cominciato a fissarsi una missione ed una visione per il loro ruolo all’interno del mercato. E’ utile pertanto interrogarsi sulla visione e la missione dell’azienda per cui si lavora ed estrapolarne i contenuti, dopodiché metterli a confronto con i propri. E’ possibile, poi, che si verifichino tre ipotesi principali:

  • c’è perfetta coincidenza tra la missione e la visione personale e quelle aziendali. In questo caso è quasi sicuro che ci si trova nell’ambiente di lavoro ideale.

 

  • c’è parziale coincidenza di identità tra sé e l’azienda. In tal caso pur trovandosi bene a lavorare in azienda, ci sono occasioni di conflitto, che se rare possono essere del tutto annullate modificando leggermente la propria visione e missione.

 

  • raramente si condivide la visione e la missione dell’azienda. In questo caso è probabile che per armonizzarsi con l’azienda si dovrebbe stravolgere la propria visione e la missione, quindi potrebbe essere più utile cambiare azienda.

 

 

domenica 15 novembre 2009

§ Passo 9: i valori del venditore

Individuare i propri valori ed armonizzarli con quelli della azienda per cui si lavora

Nel passo precedente si è accennato al tema dei valori e alla loro influenza sui comportamenti degli individui, in molti casi in modo inconscio. Per il venditore di successo è determinante riconoscere con chiarezza i propri valori al fine di scongiurare quell’ insidioso stato d’animo che è la crisi d’identità. In questo passo verranno illustrati esercizi utili a far luce sui propri valori e a disporli in un preciso ordine gerarchico in modo da armonizzarli con quelli dell’azienda per cui si lavora.

 

1. Le fonti dei valori

I valori, al pari delle credenze, sono generati da eventi accaduti, dalle azioni compiute e dall’ambiente in cui si vive. Essi sono decisivi per tutte le scelte che un individuo compie sia al livello conscio che inconscio. Per riconoscere i propri valori  viene suggerito questo buon esercizio:

  • individuare un posto tranquillo dove potersi concentrare per trenta minuti;
  • munirsi di un foglio di carta dove scrivere le risposte alle seguenti domande;
  • quali sono tre elementi che aiutano a svolgere bene la propria attività di vendita?
  • Perché si ritiene che questi tre elementi sono fondamentali?
  • Quali sono i tre aspetti che si amano del proprio lavoro?
  • Perché i tre aspetti che si amano sono fondamentali?
  • Al termine di lavoro di vendita cosa si vorrebbe aver raggiunto?
  • In che modo i tre aspetti che si amano possono contribuire a raggiungere i propri obiettivi?

Per definire questo lavoro, può essere di aiuto servirsi dei valori di riferimento più comunemente estratti attraverso la PNL, durante i work team di formazione alla vendita:

amore superiorità salute
rispetto sincerità indipendenza
amicizia orgoglio capacità
crescita divertimento creatività
miglioramento ambizione realizzazione
generosità fama gratitudine
libertà intimità onestà
avventura potere intelligenza
sicurezza comodità affermazione
fedeltà passione solidarietà
cultura estasi attrazione

 

Quello che risalta nella tabella è che manca il denaro che come si sa è identificato come un mezzo per raggiungere i valori, pur se viene introdotto in tutte le circostanze e gli aneddoti della propria attività lavorativa. Allora per comprendere l’influenza del denaro sull’equilibrio dei valori, bisognerà considerarlo come variabile della scala gerarchica. Ossia quanto più è alta la somma di denaro richiesta nel lavoro per barattare i propri valori tanto più essi sono determinanti nella vita.

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I valori, per contribuire all’utilizzo delle  tecniche di vendita efficace, devono essere posti in modo gerarchico dunque, dato il loro differente impatto sulle attività quotidiane. Si riprende l’esercizio con la scelta di tre episodi cruciali da riassumere con delle parole chiave, servendosi anche di queste domande:

  • che cosa ho guadagnato da tale esperienza?
  • che sentimenti ed emozioni provo per questa esperienza?
  • che insegnamenti ne ho tratto?

Da queste domande vanno estratte dalle dieci alle quindici parole chiave ed elencate singolarmente in colonna. Per determinare la scala gerarchica dei valori a questo punto si prende il primo elemento e lo si confronta con il secondo per decretare quale ha la precedenza, scorrere tutta la lista fino a stabilire il primo valore e porlo in cima ad una seconda colonna. Proseguire l’esercizio  dopo aver messo in ordine tutti i valori.

Dopo aver definito ed ordinato i valori che guidano la propria vita, bisogna determinare in modo inequivocabile gli stati d’animo che rappresentano un ostacolo alla crescita personale. A tal fine basta scrivere in colonna cinque emozioni che si vorrebbero evitare, come ad esempio rifiuto da parte di qualche cliente o solitudine e compararli per determinarne l’ordine gerarchico come si è fatto per i valori. Per avere una guida al successo bisogna ora individuare quante più situazioni possibili in cui non si provino le emozioni negative.

 

2. I criteri di soddisfazione dei valori

A questo punto attraverso la PNL, si dispone di un certo numero di parole astratte dette nominalizzazioni. I valori  seppur estratti da episodi concreti della propria vita, a questo punto del percorso di formazione alla vendita efficace, rappresentano quasi dei contenitori vuoti. Per  operare con successo un professionista deve dotarsi di criteri di soddisfazione dei valori, sotto forma di regole pratiche.

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In PNL si distinguono due tipi di criteri:

  • criteri rigidi: per realizzare il valore, il venditore si aspetta che si verifichino delle regole contemporaneamente;
  • criteri equivalenti: affinché il venditore sia soddisfatto deve verificarsi una sola delle tante regole auspicate.

Una volta individuato il tipo di criterio, bisogna estrarre i criteri di soddisfazione in questo modo:

  • sedersi in un posto tranquillo dove poter lavorare indisturbato almeno quindici minuti;
  • rilassarsi e concentrarsi su una respirazione regolare;
  • riprendere l’elenco dei valori che si è stilato;
  • chiedersi per ognuno di essi quale episodio deve accadere affinché sia soddisfatto;
  • definire l’episodio sotto forma di regola.

Per aiutarsi nel definire regole produttive è auspicabile essere quanto più flessibili possibile, avere il controllo su di esse e prevederne un numero ragionevole. Infatti troppe regole e che dipendono dal carattere degli altri possono essere molto limitanti alla soddisfazione dei propri valori.  In definitiva per realizzare i valori serve predisporre criteri  equivalenti semplici da soddisfare e quanto più possibile sotto controllo.

 

3. I valori aziendali ed i valori del venditore

Come le persone anche le aziende dispongono di valori che sviluppano nel corso della loro presenza sul mercato. Tali valori possono essere, oltre che espliciti, anche impliciti quando sono conosciuti da tutti seppur non manifestamente espressi. Identificare i valori della propria azienda è semplice, basta servirsi di alcune domande di estrazione come:

  • la mia azienda è come…..
  • lavorare nella mia azienda è come…..
  • un avanzamento in carriera nella mia azienda è come…
  • la mia attività di vendita è come….
  • quali sono le implicazioni di queste analogie?

All’estrazione dei valori aziendali segue una corrispondenza ad una delle seguenti tre condizioni:

  • Perfetta coincidenza di valori. L’energia profusa dai propri valori è indirizzata al successo.
  • Parziale coincidenza di valori. In questo caso potrebbe essere utile una verifica sulla flessibilità dei propri valori.
  • Disaccordo con le direttive impartite. In queste condizioni è difficile armonizzare i propri valori con quelli aziendali ed andrebbe considerata l’ipotesi di cambiare.

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In conclusione, un conflitto insanabile di valori porta con sé una grande quantità di stress e di insoddisfazione; conoscere davvero i propri valori consente quindi di disporre di preziose informazioni per decidere al meglio in merito alle proprie future scelte professionali.

 

sabato 7 novembre 2009

§ Passo 8: le credenze del venditore

Formazione per utilizzare le credenze di chi ha successo nella vendita

Nel percorso di allineamento dei livelli neurologici per favorire l’utilizzo delle tecniche di vendita,  si approfondisce l’analisi degli strati della consapevolezza individuale al fine di individuare i condizionamenti ed ottimizzare le proprie risorse. Il quarto gradino del percorso è rappresentato dalle credenze. Riconoscere le credenze depotenzianti è fondamentale, basti la comprensione di un semplice paradigma: pensare di non poter disporre di risorse necessarie a raggiungere un obiettivo equivale  alla ricerca dell’insuccesso.

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1. Individuazione e formazione delle credenze

In generale e anche dal punto di vista della Programmazione Neurolinguistica, le credenze sono ciò che ciascun individuo considera vero o falso. Sono i principi guida che influenzano ogni comportamento. Se ne distinguono tre diverse categorie, elencate di seguito:

  • le opinioni: semplici impressioni momentanee e possono facilmente essere cambiate;
  • le credenze vere e proprie: convinzioni abbastanza radicate che le persone difficilmente sono disposte a sostituire con nuove informazioni;
  • le super-credenze (o valori): valori di sostanza della propria identità e molto difficilmente messe in discussione.

Per quanto riguarda l’origine delle credenze, gli esperti della PNL hanno identificato quattro tipologie di fonti:

  • gli eventi: che riguardano la persona e chi gli sta intorno;
  • le azioni: che riguardano solo la persona ed i risultati che gli sono derivati;
  • l’ambiente: rappresenta il contesto culturale che ha esercitato influenza sulla persona;
  • l’immaginazione: che riguarda le creazioni mentali della persona.

Nella prospettiva della PNL non si riconoscono credenze positive o negative in senso assoluto: attraverso la PNL si entra in contatto esclusivamente con credenze potenzianti che contribuiscono alla formazione alla vendita efficace e credenze depotenzianti che allontanano dagli obiettivi. L’esercizio che ora viene mostrato è uno strumento pratico per riconoscere le proprie credenze.

Per estrarre una bella quantità di credenze, è utile formulare domande in funzione della propria attività di vendita:  che cosa credo de…? ; che convinzione ho de….? ; che opinione ho de…? Se le risposte sono orientate ai propri obiettivi, vanno rafforzate concentrandosi su altre azioni che le confermano. Le risposte che invece contrastano con i nostri intenti, sono le credenze depotenzianti e possono essere trasformate con la tecnica che viene descritta di seguito.

 

2. Trasformazione delle credenze depotenzianti in credenze potenzianti

La tecnica della manipolazione delle credenze depotenzianti è molto utile nel percorso di formazione alla vendita di successo. E’ sufficiente a tal fine esercitarsi con buona regolarità seguendo i punti che ora vengono illustrati.

  • trovare un luogo tranquillo dove potersi concentrare per almeno trenta minuti;
  • rilassare e svuotare la mente concentrandosi sulla regolarità della propria respirazione;
  • fare una partizione in due colonne su un foglio di carta;
  • sulla colonna di destra scrivere una credenza depotenziante e sotto, tre elementi che hanno indotto ad avvalorare tale convinzione (una testimonianza,un articolo,un episodio…);
  • cercare controesempi ed eccezioni alla credenza, osservandola da diversi punti di vista;
  • riuscire a creare una sostitutiva credenza potenziante;
  • scrivere sulla colonna di sinistra tre elementi che avvalorano la credenza sostitutiva;
  • domandarsi: “se adottassi con convinzione la nuova credenza come mi comporterei?”;
  • immaginarsi in dissociato mentre si vive con la nuova credenza, aiutandosi magari con l’esperienza vissuta da un conoscente;
  • immaginarsi ora in associato e vivere tutte le sensazioni che genera;
  • confrontare le sensazioni tra l’evento immaginato ed un comportamento di successo vissuto realmente;
  • ripetere i passaggi fino alla corrispondenza delle sensazioni provate.

 

3. Le credenze per la vendita di successo

Dallo studio dei risultati dei venditori di maggior successo è emerso un insieme di credenze dal grande effetto energetico per il miglioramento delle prestazioni professionali di chi le utilizza. Questi studi di comunicazione hanno definito questo insieme: le credenze del successo. Il sistema comprende le seguenti convinzioni:

  • ogni venditore ha dentro di sé tutte le risorse necessarie per raggiungere i traguardi più ambiziosi;

  • si può imparare molto dai successi ma ancora di più dagli insuccessi;

  • non c’è successo che duri se non è sorretto da un impegno costante del venditore;

  • l’entusiasmo del venditore e la sua motivazione possono fare ottenere risultati incredibili;

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  • i clienti sono la maggior risorsa del venditore;

  • non esistono clienti “difficili”, esistono venditori rigidi;

  • i venditori di successo sono anche abili comunicatori;

  • la migliore vendita è quella che si farà domani; 
  • nessun evento è del tutto positivo o negativo, l’evento è funzione degli obiettivi.

Nei precedenti passi del percorso di formazione alla vendita efficace sono state già poste le basi per favorire queste credenze e nel proseguimento si valorizzerà tutto il complesso di credenze del successo, grazie alla comprensione dei pilastri della comunicazione e dei molteplici punti di vista considerati dalla PNL.

 

venerdì 6 novembre 2009

§ Passo 7: le capacità del venditore

Trasformare i clienti difficili e gli insuccessi passati in opportunità di guadagno

Dopo alcuni insuccessi o riscontri che appaiono negativi, l’animo di un venditore può essere preso da sconforto e disperdere le proprie energie in pensieri e azioni che lo conducono ad una fase di stallo. Attraverso la PNL si possono utilizzare esercizi efficaci per sopperire a queste situazioni e predisporsi nello stato d’animo migliore per concentrarsi sulle tecniche di vendita.

 

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1. La tecnica del Reincorniciamento

La tecnica del reincorniciamento (o ristrutturazione) ha come presupposto che nessuna esperienza vissuta è positiva o negativa in sé: ciò che la rende tale è il modo in cui ciascuno la rappresenta. Nella Programmazione Neurolinguistica se ne riconoscono due differenti tipi:

  • il reincorniciamento del significato di un evento
  • il reincorniciamento del contesto di un evento

Nel primo caso si affronta un’azione che provoca disagio, come ad esempio una critica e la si ristruttura ponendosi alcune domande:

  • c’è una cornice di significato più ampia o diversa entro cui l’azione avversa potrebbe risultare utile?
  • che altro significato si potrebbe dare alla critica?
  • in che altro modo si può descrivere il comportamento di chi ha criticato?

Nel secondo tipo, invece, rientrano quelle situazioni in cui il significato si lascia inalterato, ma si affrontano attribuendone delle valenze positive. Si contestualizza, ad esempio il sentirsi emotivo, ponendosi domande in positivo:

  • in quale contesto può essere utile tale comportamento di cui mi lamento?
  • quale contesto cambia la valutazione del comportamento?
  • quando e dove tale comportamento può essere positivo?

Riuscendo in questa impresa si è nelle condizioni di agire come venditore di successo, poiché ci si focalizza sulle immagini potenzianti alla cura della propria autostima.

 

2. Come reagire al meglio alle critiche

In qualunque corso di formazione alla vendita si partecipi, è sempre indicato come fattore critico di successo, la capacità di saper reagire ad una parola di due sole lettere: “no”!

La paura del rifiuto fa scattare generalmente due differenti tipi di reazioni. In un caso si tende ad assecondare troppo le critiche del cliente o dell’interlocutore, generando la possibilità di trasformare il proprio stato d’animo da positivo in negativo. L’altro tipo di reazioni riguarda la tendenza a ribattere punto per punto che, seppure consenta di preservare la propria autostima, conduce ad un forte stato di stress. Attraverso la PNL è possibile gestire queste situazioni facendo leva su alcune tecniche, che si illustrano di seguito.

 

  • Intenzione positiva della critica e formulazione di domande costruttive. La prima cosa da fare è quindi interrogarsi ed estrarre l’intenzione positiva. Compreso ciò, bisogna trasformare l’enunciato del cliente in forma positiva ed associarlo, infine,  ad una domanda relativa al come. Esempio:  il servizio non è conveniente >cosa cerca Mister X?> voglio essere sicuro che il servizio non sia troppo caro> come fa ad essere sicuro che il costo del servizio non sia equo?

 

  • Dissociazione dal circolo della depressione. Questo fenomeno si manifesta quando ci si convince che la critica rivolta ad un prodotto, un servizio o un comportamento sia una critica alla propria persona, il che genera una catena di stati d’animo sfiducianti. In questo caso è utile aver sviluppato la capacità di dissociazione dalle immagini mentali. Pensando ad una critica si rivolge l’immagine su uno schermo cinematografico mentre si è comodi in prima fila. Vedendosi riparati in una campana di vetro, si esamina la critica ed oggettivamente si risponde ad essa sulla base dei propri obiettivi. Questa tecnica si rafforza proiettando quante più risposte possibili ad eventuali episodi futuri.

 

3. Come trattare con i clienti difficili.

Questo tema rappresenta una svolta tra la PNL e le teorie tradizionali di formazione alla vendita,  che focalizzano le soluzioni sul prezzo o sul prodotto. Con la PNL invece è maturata la convinzione che sia possibile generare un rapporto proficuo anche con il cliente oggettivamente difficile. Il venditore di successo si sforza in questo caso di utilizzare le proprie doti di comprensione della mappa mentale e ad andare incontro alle esigenze del cliente, superando le difficoltà caratteriali.

A supporto del venditore esperto si offre la conoscenza delle posizioni percettive, che riguardano la prospettiva del venditore all’interno della trattativa e che qui si esaminano:

  • prima posizione: se stessi. Il venditore è ben concentrato sui propri obiettivi e rischia di allontanarsi troppo dai bisogni e necessità del cliente;
  • seconda posizione: altri. Il venditore comprende bene il punto di vista del cliente e rischia di subire eccessivamente le problematiche del cliente.
  • terza posizione: osservatore. Il venditore comprende il contesto della trattativa e rischia di mostrarsi troppo distaccato.
  • quarta posizione: sistema. Il venditore mostra la capacità di collegare la trattativa ad un sistema più ampio e rischia di sembrare astratto e poco funzionale.

 

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Per la vendita efficace il professionista miscela e calibra il proprio percorso nelle quattro posizioni. Quindi dopo aver proposto il proprio servizio, essersi messo nei panni del cliente, aver compreso utilità e svantaggi, riesce ad individuare la soluzione ottimale “per” la vita del cliente. Tutto ciò si migliora, comprendendo la sequenza di errori che si verificano di frequente:

  • non prendere in considerazione il punto di vista del cliente;
  • pensare che si abbia uguale punto di vista del cliente;
  • considerare con superficialità il punto di vista del cliente.

 

4. Come trasformare lo stress da pericoloso nemico a prezioso alleato

Da qualche tempo si è notato che l’aggettivo più spesso utilizzato per esprimere la frenetica evoluzione della vita moderna e di quella metropolitana è: “stressata”. Per il venditore essa si manifesta nella continua rincorsa ad ambiziosi obiettivi commerciali, la pressione della concorrenza, le discussioni con i colleghi e i clienti e le ore trascorse nelle code che si verificano quotidianamente. A ciò si aggiunge uno stile di vita che può essere minato da cattive abitudini come il fumo, il saltare i pasti, la vita sedentaria ed altro.

Attraverso la PNL si è individuato l’uso di alcuni strumenti per tenere lo stress sotto un certo livello, rendendolo un alleato per generare un quantitativo utile di adrenalina e svolgere al meglio le proprie mansioni. Per riuscire a fare ciò, bisogna sfruttare la capacità di visualizzarsi nella quarta posizione percettiva, in cui osservando se stessi, la causa dello stress ed il proprio macro-ambiente, si individua il valore ed il contributo dello stress nella propria vita, percependo la funzione di acceleratore che può rivestire.

Quello che diviene fondamentale, a questo punto, è stare attenti a mantenere sotto un certo limite l’uso di questo carburante, perché anche il motore più potente può fondere.

 

giovedì 29 ottobre 2009

§ Passo 6: i comportamenti del venditore

Studio del livello comportamenti per la formazione alla vendita efficace

Nei passi precedenti si sono formulati i propri obiettivi di successo, tracciati i passaggi di avvicinamento e compreso la forza degli stati d’animo per predisporsi nella condizione ottimale per gestire le più affinate e collaudate tecniche di vendita e realizzare la vendita efficace.

Da questo punto si intraprende la conoscenza delle tecniche di PNL, da applicare per allineare i sei livelli neurologici per predisporsi nei migliori stati d’animo. Dopo aver descritto e compreso il livello Ambiente, si passa al livello comportamenti in cui si individuano tre “nemici” dello stato d’animo ottimale del venditore:

  • mancanza di motivazione
  • mancanza di entusiasmo e determinazione
  • mancanza di autostima

 

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1. La mancanza di motivazione

La motivazione, comprensibilmente, è tra i principali elementi che fanno la differenza tra un venditore di successo ed un venditore mediocre. Come detto, il proprio stato d’animo viene influenzato dalle componenti fisiche e dalle rappresentazioni interne. Le rappresentazioni interne, a loro volta, vengono determinate dalle esperienze passate, da cui bisognerà associarsi se sono ricordi positivi e dissociarsi se sono ricordi negativi.

Queste tecniche di manipolazione sono utili per migliorare il proprio stato d’animo e formare la propria motivazione in vista degli appuntamenti di vendita. Attraverso la PNL sono stati messi appunto esercizi efficaci per predisporsi al meglio ed utilizzare con disinvoltura queste tecniche. Vi è riuscita avendo preso in considerazione le componenti delle rappresentazioni interne che vengono definite modalità. Queste modalità, che coinvolgono i 5 sensi, vengono suddivise in tre categorie rappresentazionali:

  • modalità visiva (V) che riguarda le immagini esterne e quelle interne (l’immaginazione);
  • modalità auditiva (A) che riguarda i suoni esterni e quelli interni (il dialogo interiore);
  • modalità cinestesica (C) che riguarda le sensazioni esterne (tatto,olfatto e gusto) e le emozioni interne.

Le modalità sensoriali, a loro volta, sono composte da sotto-modalità. Partendo dall’individuazione delle sotto-modalità si arriva a  generare uno stato di forte motivazione, attraverso un esercizio che coinvolge uno dei più potenti mezzi che si ha a disposizione: il proprio cervello.

Ritornando con la mente ad un episodio piacevole della propria vita, si coinvolgono tutte le emozioni e i sensi fino al momento in cui la mente rilancia ogni immagine di quell’episodio. Concentrandosi su ciascuna immagine ci si pone le domande per estrarre le sotto-modalità. Esempi di domande di estrazione sono:

  • (V) è in bianco e nero o a colori?
  • (A) ci sono suoni che accompagnano?
  • (C) quale è la direzione della sensazione positiva dall’alto verso il basso o in tutto il corpo?

Una volta trovate la maggior quantità possibile di sotto-modalità, bisogna cominciare ad agire su ciascuna graduando l’intensità e notare l’influenza sulle altre sotto-modalità. Quelle che hanno la forza di modificare le altre sono considerate sotto-modalità critiche ed hanno un maggiore impatto sui propri stati d’animo.

A questo punto si giunge alla fase di formazione della SENSAZIONE della motivazione. Proiettandosi con la mente ad un impegno poco piacevole del futuro, si tracciano le sotto-modalità che differiscono da quelle dell’esperienza positiva precedentemente vissuta. Infine utilizzandone le sotto-modalità critiche si considerano i cambiamenti di sensazione nell’atteggiamento verso l’impegno futuro. Ora vanno ripetuti tutti i passaggi fino a quando ci si trova nello stato d’animo positivo, in cui la sensazione avvertita è la sostanza del termine motivazione.

ECCO che finalmente si giunge all’applicazione della tecnica di generazione della motivazione! Grazie alla PNL si è individuato lo strumento più efficace per la manipolazione delle intenzioni attraverso stimoli sensoriali, questo strumento è l’ancoraggio. Le verifiche sull’ancoraggio hanno dimostrato come la ripetizione di alcuni gesti provocasse quasi a comando la manifestazione di comportamenti previsti e richiesti. 

Le ancore sono divise in sei tipologie, attraverso le tre categorie rappresentazionali (V-A-C) ed i due canali della realtà (esterne – interne).Per creare l’ancora nella generazione della motivazione, essa deve essere:

  • multisensoriale: deve coinvolgere tutti i canali rappresentazionali (V-A-C);
  • ripetuta più volte: la ripetizione crea l’automatismo desiderato;
  • associata a un intenso stato emotivo: quanto più c’è intensità tanto più è efficace l’ancora;
  • univoca e comoda: individuare un gesto inusuale e comodo da ripetere con disinvoltura;
  • gettata durante il picco emotivo: per lanciare un messaggio inequivocabile al cervello;
  • verificata a posteriori:  immaginarsi in una situazione futura in cui auspicate la motivazione.

Per rendere effettiva la propria ancora occorre ritornare con la mente ad un episodio di forte motivazione, riviverlo intensamente con i sensi e gettare l’ancora trattenendola per dieci secondi. A questo punto si sgombera la mente ed ci si alza, infine si ripete l’esercizio per altre cinque volte. Si è ora raggiunta la motivazione alla vendita efficace.

E’ indispensabile ricordare che per riuscire al meglio, occorre trovarsi in un luogo tranquillo, porsi in uno stato di concentrazione e scrivere sempre tutto ciò che viene elaborato tramite gli esercizi. Fino a quando non si è raggiunto lo stato di motivazione ottimale vanno ripetuti tutti i passaggi. La ripetizione è la migliore maestra!

 

2. La mancanza di entusiasmo e determinazione

Adesso che ci si è creati la propria ancora della motivazione, si potrebbe avere bisogno di una super-àncora per accedere a tutti gli stati d’animo produttivi. Con la PNL si è messa a punto la tecnica del cerchio dell’eccellenza, per accedere facilmente anche alle condizioni di entusiasmo e determinazione.

Per creare il cerchio dell’eccellenza, si pensa ad uno stato d’animo che possa tornare utile più spesso. Individuare un cerchio sul pavimento, le sue dimensioni e il suo colore. Dopodiché rivivere pienamente e con tutti i sensi un episodio caratterizzato da quello stato d’animo e durante il picco emotivo entrare nel cerchio. Poi memorizzare tutte le rappresentazioni interne collegate allo stato d’animo, servendosi delle sotto-modalità critiche per agire sulle altre modalità. Uscire dal cerchio e svuotare la mente per un pò. Infine rientrare nel cerchio per verificare l’intensità dello stato d’animo.

Ripetere l’esercizio cinque volte o almeno fino a quando si sarà raggiunto il livello desiderato. E’ possibile utilizzare l’esercizio per includervi tutti gli stati d’animo di interesse.

 

3. La mancanza di autostima

L’autostima è uno degli aspetti fondamentali del processo di crescita di ciascun individuo tanto da essere considerato come il cibo della mente. Prima di procedere nell’esercizio delle tecniche di generazione dell’autostima, va riconosciuto il valore fondamentale del dialogo interno come determinante all’integrità della propria autostima. Esistono infatti paradigmi fissatisi nella coscienza di ciascun individuo che ritornano alla mente sotto forma di immagini e che più o meno subdolamente  minano il nostro dialogo interiore.

 

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L’esercizio da svolgere al fine di trasformare la propria voce interiore da critica in alleata ed aumentare così la propria autostima nel tempo, consiste nell’individuare l’intenzione positiva che risiede nella propria voce critica.

Si inizia rivivendo un momento in cui la propria voce interna è stata particolarmente critica, le si rivolgono domande di estrazione in positivo fino a quando si individua l’intenzione positiva. Si ringrazia dell’aiuto la propria voce alleata.

Poi si chiede alla propria voce alleata: “Se ci fossero altri modi più efficaci per soddisfare l’intenzione positiva saresti disposti a provarli”. Dopo la risposta affermativa va usata la creatività per mettere a punto tre comportamenti funzionali alle proprie attività. Infine si chieda alla voce alleata di applicare questi comportamenti nei contesti più affini ai propri obiettivi.

A questo punto del percorso di formazione alla vendita efficace, si conoscono i comportamenti del venditore di successo e si è capaci di attingere alle proprie risorse migliori.

 

       

mercoledì 28 ottobre 2009

§ Passo 5: la psicologia della vendita

L’uso dei livelli neurologici per la formazione del venditore di successo

Come evidenziato in fase introduttiva, la Programmazione Neurolinguistica è un’applicazione pragmatica che origina dallo studio scientifico delle esperienze soggettive. Dalle analisi degli stati d’animo in relazione ai livelli neurologici, la PNL ha tratto uno strumento formidabile per elaborare tecniche di manipolazione dei comportamenti da applicare alle dinamiche commerciali per realizzare la vendita efficace.

1. Gli stati d’animo e i livelli neurologici

Ripercorrere con la mente gli eventi di un giorno passato può evidenziare il succedersi di differenti pensieri ed emozioni che definiamo come stati d’animo. Il fortissimo influsso di questi stati d’animo sui comportamenti di ciascun individuo ha richiesto particolare attenzione da parte dei pionieri della PNL che ne hanno individuato due componenti:

foto 5

  • componenti fisiche (fisiologia): la postura della testa, delle spalle, del tronco, la respirazione e l’azione delle altre componenti corporee sono considerate influenti sulle emozioni. Per cui impostare il proprio corpo secondo comportamenti che riteniamo benefici può determinare repentini cambiamenti di atteggiamento. La PNL suggerisce di elaborare una griglia per individuare per ciascun comportamento lo stato d’animo specifico:
Fisiologia Stato d’animo positivo Stato d’animo negativo
Postura della testa    
altre    

  • rappresentazioni interne; la voce interiore, le immagini proposte dall’occhio della mente, i suoni uditi nella mente incidono sull’umore. Per questi motivi, nel percorso di formazione alla vendita efficace attraverso la PNL, prima di poter padroneggiare le tecniche di vendita è essenziale comprendere il funzionamento del proprio cervello, per conoscere le rappresentazioni interne e le tecniche di modificazione delle rappresentazioni negative. Con quest’ultima facoltà è poi possibile favorire la motivazione e l’autostima.

E’ utile, qui, ribadire che la vendita efficace si sostanzia infatti, nella trasformazione di un un circolo a dinamica viziosa nel più funzionale circolo virtuoso.

La PNL, dall’analisi neurologica dell’esperienza umana, individua un modello a sei livelli come strumento per attingere alle nostre risorse più preziose. Si tratta di uno straordinario mezzo che permette a chiunque di migliorare la strategia e la pianificazione delle attività lavorative. I sei livelli sono considerati secondo questa sequenza:

  • Ambiente
  • Comportamenti
  • Capacità
  • Credenze
  • Valori
  • Identità

2. I principi generali dei livelli neurologici

I sei livelli neurologici determinano la nostra vita e lo fanno con un peso relativo, ossia non tutti hanno lo stesso impatto, inoltre essi interagiscono con tali effetti:

  • un cambiamento a un livello superiore comporta sempre un cambiamento ai livelli inferiori;
  • lo stato d’animo ottimo si raggiunge con l’allineamento dei sei livelli

Agendo dunque sui livelli è possibile per ciascuno creare condizioni di benessere e miglioramento. I passi successivi del percorso di formazione alla vendita efficace si rivolgono alla conoscenza specifica di ciascun livello, ad eccezione del livello Ambiente che riguarda il contesto specifico di ciascuno ed è impossibile descrivere nel dettaglio ma ciascuno lo può definire ponendosi domande di estrazione relative al “dove” e al “quando”. Si può solo dire che a livello neurologico l’ambiente è percepito attraverso il sistema nervoso periferico.

 

martedì 27 ottobre 2009

§ Passo 4: la gestione del tempo per il venditore di successo

Agire sulla propria mente per ottimizzare il tempo da dedicare alle vendite

Nel percorso di analisi ed apprendimento delle tecniche di vendita attraverso la comunicazione, è indispensabile affrontare il tema della gestione del tempo. A tal fine, grazie alla PNL si hanno a disposizione gli strumenti idonei per investire nell’incremento della propria capacità produttiva e di riflesso, per pianificare ogni azione  e riuscire ad ottimizzare il tempo disponibile.

1. Gestione del tempo

Sin dalle sue origini la Programmazione Neurolinguistica è stata focalizzata sulla conoscenza di come il cervello codifica il tempo, pervenendo all’individuazione di due modalità, denominate linee del tempo. Per percepire la propria linea temporale, bisogna sedersi in luogo isolato e concentrarsi su un’azione abituale ripensandola a distanza di tre anni, un anno e un giorno.

Annotando mentalmente la collocazione nello spazio delle immagini che ci vengono trasmesse dai ricordi, proiettiamo il nostro pensiero sulla stessa attività da compiere domani, tra un anno e tra tre anni. Anche qui bisogna definire la collocazione delle immagini nello spazio. Infine per individuare la propria linea del tempo vanno collegate tutte le immagini in ordine cronologico crescente.

 

foto 4

 

In assoluto si riconoscono due tipi di linee del tempo:

  • linea del tempo dissociata: il venditore vede il passato, il presente ed il futuro esternamente e si immagina gli eventi cronologicamente crescenti da sinistra a destra su una linea, a circa due metri dinnanzi a sé. Vivendo con distacco gli eventi, chi appartiene a questa classe è sufficientemente distaccato emotivamente e non ha slanci di creatività;
  • linea del tempo associata: il venditore vede gli eventi su una linea che lo attraversa e pone il passato dietro la nuca ed il futuro davanti. Vivendo immerso nel presente ha difficoltà di pianificazione e ad approntare una strategia di vendita.

Il venditore di successo, va chiarito, non si trova in nessuna delle due modalità ma riesce ad acquisire la flessibilità mentale per adattare la linea del tempo alle attività da svolgere e agli obiettivi da raggiungere. Con la PNL si è riscontrato che le linee del tempo non sono immutabili ma al contrario si è predisposta una tecnica che permette di variare la linea del tempo per adattarla alle circostanze.

2. Tecnica di manipolazione

Per procedere al cambiamento temporaneo della propria linea del tempo in corrispondenza delle diverse situazioni, occorre riprendere gli esercizi precedenti. Quindi, dopo aver scritto i propri obiettivi, averli plasmati con le regole di buona formazione, avere elaborato sotto-obiettivi quotidiani e fissato le priorità, bisogna infine utilizzare questa tecnica di manipolazione:

si proiettino mentalmente tutti gli intenti sulla linea del tempo dissociata e dopo un pò guardarsi con l’occhio della mente mentre si svolgono le attività quotidiane per realizzare i propri obiettivi Lo scopo dell’esercizio è ricavare sensazioni ed energie utili sia alla creatività e sia alla pianificazione. Una volta raggiunte sensazioni di vivo coinvolgimento e di chiarezza, si torni sulla propria linea del tempo.

 

domenica 25 ottobre 2009

§ Passo 3: la meta del viaggio

Le caratteristiche e le formule del successo dei grandi venditori  individuate dalla PNL

Nel percorso di apprendimento delle tecniche di vendita attraverso le applicazioni della PNL e la comunicazione viene riconosciuta, come parte fondamentale, la preparazione individuale e la conoscenza della propria struttura di elaborazione del mondo. La crescita personale, attraverso l’approfondimento delle tecniche di introspezione e lo svolgimento di esercizi pratici, è indispensabile per rendere efficace nel tempo la propria azione di vendita.

 

1.Obiettivi dei venditori di successo

Per la corretta formazione alla vendita efficace è basilare la formulazione degli obiettivi. Quando i pionieri della PNL (Richard Bandler e John Grinder) studiarono i terapeuti e gli uomini di maggior successo, ne individuarono alcuni tratti comuni. Arrivarono, pertanto,  a definire la loro “formula del successo” articolandola in tre macro-fasi:

  1. stabilire obiettivi chiari e ben definiti;
  2. prevedere una dettagliata procedura di verifica;
  3. mantenere una grande flessibilità di comportamento.

Per il buon funzionamento della formula, la PNL stabilisce le regole di buona formazione degli obiettivi che comprendono:

  • Formulazione in positivo dell’obiettivo

Questa regola è legata alla conoscenza del comportamento del cervello che non percepisce le negazioni. Per ottenere un obiettivo espresso in termini positivi si deve utilizzare la domanda di estrazione, ossia una domanda o una serie di domande finché non si perviene ad una formulazione positiva.

  • Descrizione in termini multisensoriali

Nella descrizione dell’obiettivo si devono coinvolgere tutti i sensi e depositare nel cervello l’intera rappresentazione. Anche per seguire questa regola bisogna servirsi di domande di estrazione in successione fino al coinvolgimento sensoriale completo. Per esempio si può partire chiedendosi: “Come farò a sapere che ho raggiunto il mio obiettivo?” e poi proseguire fino a realizzare uno scenario emozionale della propria realtà quotidiana.

  • Precisa e dettagliata procedura di verifica

Aiutandoci sempre con domande di estrazione, stabilire una procedura di verifica di allineamento all’obiettivo. Per esempio: “entro quanto tempo e dove voglio raggiungere l’obiettivo?”

  • Controllo sull’obiettivo

Questa regola contempla l’impiego della concentrazione e la determinazione nelle situazioni potenzialmente feconde. In altre parole, ponendosi dei sotto-obiettivi quotidiani da poter gestire facilmente, bisogna cogliere i segnali positivi e le intuizioni ed agire con fiducia in sé. Un esempio di domanda di estrazione è : “di quali risorse (conoscenze,capacità personali, denaro…) necessito per raggiungere l’obiettivo?”

  • Allineamento con credenze e valori

Per comprendere questa regola della PNL bisogna calarsi in una prospettiva ecologica, in cui ciascuno è considerato come parte di un sistema più grande. Una domanda di estrazione è: “il raggiungimento del mio obiettivo potrebbe arrecare danni alle persone a me care?” oppure “quali credenze sono in contrasto con il mio obiettivo?”

 

2.Fissare le priorità

Una volta formulati gli obiettivi e rapportati alle regole è il momento di fissare le priorità, inserendole in una griglia a quattro quadranti suddiviso tra attività urgenti/non urgenti e importanti/non importanti relativamente all’attinenza al proprio obiettivo.

  URGENTE NON URGENTE
IMPORTANTE    
NON IMPORTANTE    

 

      

mercoledì 21 ottobre 2009

§ Passo 2: le basi della PNL

Aspetti fondamentali per la comprensione della PNL

obiettivi

Dall’articolo introduttivo è stato estrapolato il concetto che l’uomo agisce secondo programmi fissatisi nel tempo, per cui operando su di essi è possibile comprendere il modus operandi e manipolare le azioni di tutti (noi compresi) al fine della persuasione.

Facilmente a questo punto si può essere portati al dubbio. Ma si tratta di imparare trucchi e segreti per sfruttare l’ingenuità delle persone? La risposta è che il termine manipolare va visto nel suo senso positivo e nobile che prefigura l’abile uso delle arti figurative e persuasive, l’impiego accorto del linguaggio e della dizione, il trattamento giudizioso dei preconcetti e delle preferenze delle altre persone, per vivere e lavorare in maniera più gratificante e armoniosa.(Jerry Richardson – Introduzione alla PNL).

Saper creare un ambiente equilibrato e positivo per proporre le soluzioni dell’azienda per cui si lavora, rappresenta la migliore premessa all’utilizzo delle  tecniche di vendita sviluppate dalla PNL e raggiungere quel livello di eccellenza che trova la propria sintesi nel concetto di vendita efficace.

Quindi è opportuno iniziare ad agire dapprima su se stessi e cambiare quegli schemi che interferiscono nelle relazioni con gli altri. Alcuni schemi sono facilmente sostituibili, altri richiedono uno sforzo maggiore per sradicarli perché si sono fissati con fermezza. Ma cambiare è possibile. Basta esserne consapevole.

1. I segreti fondamentali del venditore di successo

Analizziamo ora gli aspetti principali della Programmazione Neurolinguistica.

La Mappa non è il territorio

Ciascun uomo filtra la realtà esterna attraverso i propri sensi determinando una realtà interna unica e differente da quella degli altri. Per la vendita efficace secondo i principi della PNL, il professionista cerca di capire le esigenze del cliente e ciò che per lui è importante.

Non si può non comunicare

E’ il principio secondo cui ogni nostra azione genera comunicazione. Molto spesso il silenzio vale più di mille parole.

La mente e il corpo fanno parte dello stesso sistema

La PNL permette di verificare come un attento uso del corpo possa determinare stati d’animo benefici.

Il risultato di ogni comunicazione non sta nelle intenzioni di chi comunica ma nella risposta che si ottiene

Secondo la PNL, nelle incomprensioni non è chi ascolta a non capire ma chi comunica ad aver trasferito un messaggio sbagliato.

Dietro ogni comportamento c’è una intenzione positiva

Alcuni particolari comportamenti sono frutto della realtà interna che ciascuno si forma. Il venditore di successo cerca di estrapolare l’ intenzione positiva del cliente che ne giustifica il comportamento.

Ogni individuo possiede già dentro di sé tutte le risorse necessarie

Pur avendo dentro di sé grandi capacità, l’individuo non sempre riesce ad esprimerle. La pratica degli insegnamenti della PNL ci indica come applicarle utilmente nella vendita.

Se un individuo è in grado di fare qualcosa, chiunque la può imparare

Questo principio è alla base della tecnica del modellamento, secondo cui una volta compresa la struttura delle capacità umane, la si può trasferire ed insegnare.

2. Formazione per la vendita

Gettate queste basi, ora è possibile trattare argomenti specifici  di PNL da esercitare nell’ambito delle relazione lavorative e commerciali. Infatti è con la pratica che si implementano queste nuove strutture che consentono la crescita personale e la valorizzazione delle attività.

 

  

§ Passo 1: introduzione alla PNL

La PNL come strumento per la comunicazione e la vendita efficace

1. La formazione per la vendita efficace

Il percorso di apprendimento degli insegnamenti della Programmazione Neurolinguistica può essere inteso come un momento intermedio di crescita personale. Tuttavia  dallo studio dei suoi principi è possibile procedere alla elaborazione di un sistema di sapere completo, plasmabile su ciascun individuo. Lo studio e la pratica di questa disciplina permette, infatti, di accedere ad una conoscenza ordinata e metodologica che può essere osservata e avallata dal processo di analisi scientifico.

Il lavoro che qui mi accingo a svolgere consiste nel tracciare un promemoria di formazione per padroneggiare comunicazione e tecniche di vendita attraverso la PNL. In tale contesto è doveroso ringraziare studiosi come Guido Granchi e Fabrizio Pirovano, gli autori della casa editrice Giacomo Bruno, in particolar modo allo stesso Giacomo Bruno, Lorenzo De Santis e José Safarelli per il contributo notevole alla mia formazione.

Che tu sia in una condizione di forte conflittualità e non riesci nel tuo intento di piacere a tutti.…

che tu senta di essere così eccezionale mentre le persone che ti circondano guardano troppo limitatamente….

che tu senta di essere equilibrato e saggio ma ti crucci perché il mondo sia migliore….

che tu ti senta fiero di te stesso ma vedi troppi limitarsi a criticare e lamentarsi….

ma sei consapevole che sei solo ad un punto di un percorso infinito nell’ignoto ed intendi abbracciarlo allora sei un maestro e mi onorerà la tua compagnia per scoprire i segreti del venditore di successo!

Se sei qui è perché come me hai interesse a migliorarti personalmente ed economicamente, che tu ti occupi di consulenza aziendale o di gestione di azienda o di formazione del personale o di terapia medica. Infatti riportando in ordine sparso gli elementi e i concetti che la PNL richiama nel suo apprendimento:

comunicare-vendere-ipnosi-valori-consapevolezza-seduzione-leader-motivare-modellare-atteggiamento mentale-strategia-convincere-obiettivi-autostima-credenze-rapport-ancoraggio-lab profile-convinzioni limitanti-mirroring-prossemica….

 foto 1

ci si rende conto che la materia, oltreché affascinante e vasta, è applicabile a tutti gli ambiti della vita e da essi trae impulso, perché rappresenta un approccio molto pragmatico alla comunicazione umana . Poiché ci si potrebbe porre domande più fuorvianti e divagare in pensieri poco utili, è essenziale fissare che qui il principale obiettivo è tracciare un promemoria per la comunicazione e la vendita efficace.

 

2. Definizione di Programmazione Neurolinguistica

Dunque partiamo dal principio. PNL è la sigla di Programmazione Neurolinguistica e se può essere definita è apprezzato dire che essa è lo studio dell’esperienza soggettiva e del modellamento dell’eccellenza. Il termine è integrato da tre differenti componenti:

  • neuro , che riguarda il funzionamento del sistema nervoso dell’uomo. Le esperienze umane si combinano dalle informazioni ricevute dai sensi e dalle elaborazioni che poi il sistema nervoso produce;
  • linguistica, che considera il linguaggio come lo strumento principale di espressione delle esperienze prodotte;
  • programmazione, suggerisce la nozione che ciascuno interagisce attraverso una sorta di programmi mentali;

L’intuizione dei fondatori degli studi della PNL era che i migliori talenti avevano una struttura e che essa era quindi riproducibile. Ovvero che gli uomini funzionano secondo schemi e programmi, come un software di computer, che se aggiornati o sostituiti, conducono al miglioramento ed al benessere personale.

 

   

 

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